La stagione del Superbonus volge verso l’addio e gli interventi finanziabili dal Pnrr sono stati definiti, ma l’inefficienza del patrimonio edilizio italiano resta un problema sul tappeto. L’Enea stima che tre edifici su quattro necessitano di radicali interventi per ridurre gli sprechi energetici e occorrerà progettare misure a vasto spettro non solo per rispettare le normative comunitarie, ma anche per completare la transizione ambientale.
È in questa cornice che Miba e Politecnico di Milano hanno siglato una partnership, dalla quale ha preso vito un Osservatorio che analizza scenari e trend, con l’obiettivo di focalizzare i temi chiave di sviluppo e aiutare gli operatori del settore a valorizzare al meglio le proprie competenze e la propria capacità di innovare. Un contributo scientifico prezioso, sul quale potranno contare espositori, analisti e partecipanti a Gee-Global Elevator Exhibition per avere un quadro sempre aggiornato del mercato e dei suoi bisogni.
Il primo studio del Polimi si focalizza sulla direttiva case green e la ricaduta potenziale sui vari comparti rappresentati da Milan International Building Alliance: l’involucro i materiali, l’impiantistica, l’energia e le tecnologie. Aspetti che sono sempre più interconnessi tra loro, come emergerà chiaramente ne corso delle manifestazioni in programma il prossimo anno.
Gli analisti hanno delineato tre scenari possibili, legati ad altrettanti livelli di spesa in interventi di riqualificazione energetica, aggiuntivi rispetto alla quota fissa di investimenti annui destinati alle ristrutturazioni/manutenzioni. La prospettiva di base, identificata come “Business-As-Usual” stima un trend degli investimenti in riqualificazione energetica similare a quello ottenuto in passato mediante l’Ecobonus, pari a circa 3,7 miliardi all’anno per il settore residenziale, ottenendo un risparmio energetico addizionale (rispetto alla quota raggiunta al 2024) pari approssimativamente a 15.500 GWh/anno al 2035.
Nello scenario intermedio, “Policy-Driven”, si prospettano interventi da circa 10 miliardi annui e nel terzo, “Ambitious” si prevede la mobilitazione di investimenti mediamente pari a circa 14,5 miliardi. Scenari dettagliati, con gli interventi necessari, non solo sugli involucri, ma a 360 gradi nelle dimensioni dell’abitare, comprese gli impianti per la mobilità orizzontale e verticale.
L’analisi non è solo quantitativa. Il completamento della transizione green richiede un impegno di sistema che veda marciare uniti istituzioni, regolamentazione, operatori di mercato, cittadini e burocrazia. La sfida è di ampia portata, ma la si può vincere unendo le forze e concentrando gli sforzi. Miba opera in questa direzione, con la sua offerta trasversale offrirà una panoramica a 360° su materiali, prodotti, tecnologie, processi e soluzioni coinvolti nella realizzazione di edifici e città a basso impatto ambientale, smart, sicuri e accessibili.
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