È una questione di responsabilità sociale, destinata ad assumere un peso via via crescente alla luce delle attuali dinamiche demografiche. Pianificare e progettare tenendo conto delle esigenze della popolazione anziana è fondamentale per garantire la piena accessibilità. Una sfida che coinvolge tutti gli attori che si occupano di progettazione in ambito immobiliare, dalle costruzioni agli impianti.
La carta dell’integrazione
“L’accessibilità ambientale non è solo una questione di infrastrutture, ma una sfida culturale e sociale”, osserva Sara Piras, csr & marketing manager di Gme Montascale. Ogni giorno milioni di persone incontrano ostacoli non solo fisici, ma anche nelle opportunità di vivere in modo indipendente e di partecipare attivamente alla vita della comunità. “In Gme Montascale crediamo che abbattere le barriere architettoniche significhi anche eliminare quelle sociali, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e un impegno concreto in progetti di responsabilità sociale”, aggiunge.
Quindi individua tre tendenze evolutive: l’accessibilità integrata nell’architettura (“Sempre più soluzioni sono progettate per fondersi con l’ambiente circostante, migliorando sia la funzionalità che l’estetica degli spazi); l’innovazione tecnologica (“Grazie all’automazione e ai sistemi intelligenti, oggi è possibile garantire un’esperienza d’uso più fluida e indipendente”); normative e incentivi (“L’aumento delle agevolazioni fiscali e dei contributi pubblici ha favorito la diffusione di interventi per l’abbattimento delle barriere, sia in edifici privati che in spazi pubblici”).
Quindi racconta: “Sappiamo che l’accessibilità non è solo una questione tecnica, ma un cambiamento che parte dall’ascolto delle esigenze reali. Ecco perché il nostro team di progettisti vanta un’esperienza dai 10 ai 15 anni nella progettazione di montascale, servoscale e ascensori domestici. Questa competenza si traduce in soluzioni frutto di un’approfondita conoscenza del settore”, sottolinea Piras. Che ricorda come in ballo non vi siano solo analisti di tipo
tecnico. “Essere accessibili non significa solo installare un montascale o una piattaforma elevatrice. Significa garantire autonomia, dignità e partecipazione. Per questo motivo investiamo in progetti di responsabilità sociale, supportando associazioni e iniziative che promuovono l’inclusione”.
Verso soluzioni complete
“Il mercato delle barriere architettoniche è in continua evoluzione; riuscire a superare una barriera è nella vita quotidiana una sfida non solo per le persone con disabilità, ma anche per le persone con limitate capacità motorie temporanee piuttosto che mamme con i passeggini e così via”, riflette Gabriele Severi, project manager di Guldmann. “È per questo motivo che le aziende che si occupano di produrre strumenti che permettono l’accessibilità stanno cercando di trovare soluzioni sempre più inclusive ed architettonicamente avanzate. Non si tratta più di persone con e senza disabilità, ma di un obbiettivo comune che renda accessibile per tutti ogni luogo pubblico e privato.
Quindi rivendica che l’azienda non si limita a produrre attrezzature. “Offre soluzioni complete progettate per soddisfare le esigenze attuali ed essere preparati a quelle future, con un'attenzione particolare a disporre di più tempo da dedicare alle effettive e fondamentali attività di assistenza quotidiane”, sottolinea Severi. “I nostri prodotti sono concepiti per essere combinati, modificati e impiegati in un ampio ventaglio di possibilità d'uso, approntando soluzioni esclusive ed efficienti per svolgere praticamente tutte le attività di sollevamento e movimentazione”.
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